Economia circolare: Bruxelles vuole creare incentivi per chi restituisce cellulari, tablet, pc e caricabatterie usati
Circa 700 milioni di telefoni cellulari inutilizzati e di piccoli rifiuti elettronici starebbero prendendo polvere nei cassetti delle famiglie europee. Bruxelles vuole invertire la tendenza prevedendo misure - come incentivi, sconti o buoni - per coloro che restituiscono cellulari, tablet, laptop e relativi caricabatterie usati, per favorire l’economia circolare.
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In una serie di raccomandazioni politiche rivolte agli Stati membri, Bruxelles avanza proposte concrete per migliorare e incentivare la restituzione dei dispositivi elettronici di dimensioni ridotte che non vengono più utilizzati perché non funzionanti o perché sostituiti con altri dispositivi.
Parliamo di una piccola miniera nelle case delle famiglie europee, come indicato dal commissario UE per l’ambiente Virginijus Sinkevičius: “Ci sono più di 700 milioni di vecchi telefoni in giro nei nostri cassetti: quasi due per ogni persona nell’UE. I cittadini spesso hanno difficoltà a decidere cosa farne. Possiamo rendere più chiare e semplici le modalità di restituzione, riparazione e riciclo di tali prodotti”, spiega il commissario.
Questi dispositivi sono ricchi di materiali preziosi, in particolare di materie prime critiche, che oggi rappresentano il nuovo petrolio. Basti pensare che solo uno smartphone contiene terre rare nel magnete, cobalto nella batteria, indio nello schermo e tantalio, gallio e metalli preziosi nel circuito stampato.
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Le raccomandazioni rivolte ai Paesi UE si concentrano quindi su misure e incentivi efficaci per aumentare il tasso di raccolta dei piccoli dispositivi elettronici in tutta l’UE, dando loro una seconda vita.
Una strategia win-win secondo la Commissione europea, come spiega ancora Sinkevičius: “le persone possono trarne vantaggio in molti modi, mentre l’economia circolare cresce e non si perdono materie prime fondamentali”.
Ma cosa prevedono queste raccomandazioni di preciso? Innanzitutto la Commissione invita gli Stati membri a mettere a punto una serie di incentivi ad hoc per stimolare il consumatore. Le possibilità indicate da Bruxelles sono diverse: sconti, buoni, sistemi di deposito cauzionale o premi monetari.
Gli incentivi dovrebbero riguardare i piccoli dispositivi elettronici di consumo non più funzionanti che non vengono smaltiti o riciclati, come i cellulari, i tablet o i pc non funzionanti, ma anche i piccoli dispositivi elettronici che funzionano ma che le persone non utilizzano più e che possono ancora essere rivenduti, riutilizzati o riparati.
Inoltre, Bruxelles raccomanda di utilizzare maggiormente i servizi postali per facilitare la restituzione di telefoni, tablet e laptop usati e da rottamare, ad esempio fornendo buste o etichette prepagate ai consumatori per restituire i propri dispositivi.
Bruxelles propone inoltre di creare partenariati tra organizzazioni di riutilizzo e operatori di programmi di ritiro e di rendere tali operazioni semplici e comode per il consumatore, ad esempio aumentando la visibilità dei punti di raccolta dove le persone possono restituire piccoli dispositivi elettronici.
Infine, la Commissione suggerisce che le informazioni sui punti di ritiro più vicini possano essere aggiunte a mappe, strumenti di ricerca e app.