LIFE Climax Po: il progetto italiano finanziato da fondi UE per la gestione delle risorse idriche del Po
LIFE Climax Po è il nome del progetto italiano finanziato da Bruxelles tramite i fondi europei del programma LIFE per rendere smart la gestione delle risorse idriche nel bacino del Po, anche quest’anno duramente colpito dalla siccità.
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Secondo l'ultimo rapporto del Joint Research Centre (Jrc) della Commissione europea, nell'Italia settentrionale, in Francia e in Spagna gli effetti della siccità sono visibili e "sollevano preoccupazioni per l'approvvigionamento idrico per uso umano, l'agricoltura e la produzione di energia".
Se già il 2022 ha segnato un record negativo, in Italia e in Europa, per via delle alte temperature e della siccità, il 2023 potrebbe non essere un anno migliore per il Vecchio Continente e l’area del Mediterraneo.
Proprio al bacino del Po rivolge la propria attenzione un progetto italiano finanziato tramite i fondi europei del programma LIFE 2021-27.
LIFE Climax Po: il progetto italiano per una gestione intelligente delle risorse idriche
Tra gli otto progetti europei, annunciati dalla Commissione a marzo, cui è destinato un investimento di oltre 116 milioni dal programma LIFE c’è anche LIFE Climax Po, il progetto italiano che punta il radar sul più importante fiume della Penisola, martoriato dagli effetti della siccità già nel corso dell’inverno.
L'obiettivo generale di Climax PO è promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione delle risorse idriche intelligente dal punto di vista climatico e su scala di distretto idrografico, attuando le misure della NAS (Strategia Nazionale Adattamento e resilienza ai cambiamenti ambientali), adattate in base alle caratteristiche locali e alle peculiarità climatiche presenti nel distretto stesso.
Si lavorerà sulla governance del distretto nella gestione delle risorse idriche per garantire un coordinamento tecnico, politiche coerenti, coordinamento dei finanziamenti, produzione di conoscenze climatiche condivise (strumenti e metodologie), capacity building, awareness e coinvolgimento degli stakeholder. Il progetto intende infatti migliorare la sicurezza idrica e la resilienza ai cambiamenti del clima nel bacino fluviale del Po, attraverso azioni pilota selezionate e replicabili, la mobilitazione di interventi e finanziamenti complementari a sostegno di misure estese incentrate sulla rinaturalizzazione, la mitigazione e la prevenzione del rischio di alluvioni, l'integrazione degli strumenti di pianificazione e l'attivazione dell'impegno pubblico.
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Il progetto è stato presentato dal Consorzio Climax Po, coordinato dall’Autorità di bacino del fiume Po, e coinvolge diversi soggetti provenienti delle tre regioni interessate dal distretto di bacino del fiume, vale a dire Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte.
Le realtà provenienti da queste 3 regioni sono beneficiari diretti ma vengono anche coinvolte, come parti interessate, le altre regioni interessate dal bacino del Po, ovvero Liguria, Marche, Toscana, Valle d'Aosta e Provincia Autonoma di Trento, al fine di ampliare la partecipazione e gestire le questioni relative ai cambiamenti climatici in modo omogeneo.
Climax Po avrà una durata di 9 anni e prevede l’investimento di circa 17,9 milioni di euro, di cui 10,8 di fondi europei di LIFE e 7,1 provenienti dal contributo dei beneficiari coinvolti. Parallelamente, si legge nella scheda del progetto, Climax Po faciliterà l'uso coordinato di finanziamenti complementari provenienti da diversi strumenti: le risorse FEASR per lo sviluppo rurale, i fondi europei per lo sviluppo regionale (FESR), le risorse Interreg, i finanziamenti provenienti dal Connecting Europe Facility (CEF), i fondi PNRR e altri fondi nazionali e regionali.
Foto di svklimkin da Pixabay