Emilia Romagna: 30 mln di euro per l'internazionalizzazione delle aziende
La Regione Emilia-Romagna mette in campo 30 milioni di euro per la promozione delle aziende sui mercati internazionali nei prossimi tre anni: la meccanica viene posta al centro delle politiche di internazionalizzazione verso Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e Turchia (Paesi Bricst, obiettivo 2008 - 2010).
Per sostenere la proiezione estera delle imprese la Regione mette a disposizione una somma compresa tra 9 e 10 milioni di euro all’anno, divisi tra promozione all’estero tramite la rete Sprint (Sportello regionale per l’internazionalizzazione), interventi a vantaggio del sistema fieristico e bandi per consorzi export e imprese in forma aggregata che vogliono conquistare i mercati.
In particolare il programma regionale prevede:
- l'analisi su imprese e filiere, sui processi di delocalizzazione e sull’individuazione dei fabbisogni delle imprese in termini di politiche di sostegno (a cura di Ervet);
- la produzione di modelli per l’insediamento in Cina (attuatore Confindustria Emilia-Romagna tramite Interchina);
- uno studio di prefattibilità per la realizzazione di un centro per il controllo dei pezzi prodotti in Cina e di un centro di logistica integrata (a cura di Unindustria Bologna);
- l’organizzazione dell’evento Mito&Velocità a Tokio nel 2009; un progetto sul food in India (a cura di Cdc e Unione industriali di Parma).
Centrale per la produzione regionale nel periodo 2008-2010 sarà la filiera della meccanica allargata (che comprende - come da delibera di Giunta 1411/07 - metalli, macchine industriali, agricole, oleodinamica, meccanica di precisione, mezzi di trasporto, biomedicale, elettronica da consumo): Piattaforma per la meccanica, si chiama così l’iniziativa che contempla momenti strutturati di incontro con esperti, eventi business to business alla presenza di imprese internazionali, partecipazioni a fiere; con un occhio di riguardo alla necessità di incentivare l’aggregazione delle imprese per superare le differenze dimensionali sui mercati emergenti.
Per ulteriori informazioni consultare il sito delle Regione Emilia-Romagna.