Erasmus +: il regolamento provvisorio
Presentato a Roma il regolamento provvisorio di Erasmus + 2014-2020, il nuovo programma per la formazione, l’istruzione e lo sport approvato il 19 novembre dal Pe.
Durante l’incontro ‘Progettare in Europa’, organizzato il 27 novembre presso lo Spazio Europa dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dall'Ufficio di Informazione in Italia del Parlamento Ue con il supporto tecnico dell’Agenzia Intercultura e Mobilità (AIM), è stato presentato il programma provvisorio di Erasmus + 2014-2020.
Budget
Erasmus +, che riunisce i precedenti programmi per la formazione e l’istruzione, è dotato di un budget di 14,7 miliardi di euro, ripartiti fra tre settori d’intervento:
- 77,5% per istruzione e formazione,
- 10% per la gioventù,
- 1,8% per lo sport.
Le risorse restanti sono suddivise tra:
- il nuovo strumento di garanzia dei prestiti, rivolto agli studenti che vogliono svolgere un master all’estero (3,5%),
- iniziativa Jean Monnet (1,9%),
- sovvenzioni di funzionamento (3,4%),
- spese amministrative (1,9%).
Struttura del programma
I tre settori d’intervento - formazione e istruzione, gioventù e sport - sono integrati e non separati come nei precedenti programmi, ha sottolineato Franca Fiacco dell’Agenzia LLP-Isfol, illustrando le tre azioni chiave di Erasmus +:
- mobilità individuale e di apprendimento,
- cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche,
- sostegno alla riforma delle politiche.
Azione 1: Mobilità individuale e di apprendimento
La prima azione chiave finanzia la mobilità dei docenti, degli studenti e degli operatori giovanili con l’obiettivo di migliorare le competenze, rafforzare la qualità dell’apprendimento e innescare processi di modernizzazione e internazionalizzazione dei sistemi formativi.
Per quanto riguarda la mobilità degli studenti, Erasmus + introduce alcune novità rispetto alla precedente programmazione:
- progetti di mobilità aperti al mondo intero per studio, tirocinio, insegnamento e formazione professionale,
- una borsa per ogni ciclo di studio (triennale-specialistica, master, dottorato),
- placement per neo-laureati entro 12 mesi dal conseguimento del titolo,
- sistema di garanzia dei prestiti per finanziare master all’estero per 330 mila studenti.
Azione 2: Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche
La seconda azione chiave finanzia:
- partenariati strategici,
- alleanze della conoscenza e delle abilità settoriali,
- piattaforme informative,
- rafforzamento delle capacità.
In merito ai partenariati strategici sono previste due tipologie progettuali:
- progetti settoriali,
- progetti transettoriali,
con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra scuole, autorità locali/regionali, istituzioni e fornitori di servizi di formazione professionale nei paesi che aderiscono al programma (Stati membri, Paesi EEA/EFTA, Paesi partner). Nell’ambito dei partenariati sarà possibile finanziare progetti di mobilità individuale (lungo termine o breve termine) solo se avranno un valore aggiunto europeo. I progetti dovranno inoltre coinvolgere almeno tre organizzazioni di tre Paesi aderenti al programma.
Azione 3: Sostegno alla riforma delle politiche
La terza azione chiave di Erasmus +, infine, finanzia i progetti a sostegno dell’agenda europea in tema di istruzione, formazione e gioventù:
- metodo aperto di coordinamento e semestre europeo,
- strumenti Ue,
- dialogo politico.
Novità e tempistiche
La grande novità di Erasmus + in termini di rendicontazione è l’adozione dell’approccio dei ‘costi unitari’, le cui scale di riferimento saranno approvate a breve. Questo significa che indipendentemente dalle spese progettuali sostenute il contributo Ue sarà fisso.
L’approvazione del regolamento di Erasmus + da parte del Consiglio è attesa per fine novembre, mentre la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea è prevista per fine dicembre.
I primi bandi saranno pubblicati tra la fine dell’anno 2013 e l'inizio del 2014. Sono già note le scadenze dei bandi relativi alla prima azione chiave (17 marzo 2014) e alla seconda (30 aprile 2014).