European Investment Fund - EIF
Il FEI può esercitare le proprie attività nel territorio dell'Unione, nei paesi candidati per i quali è già in corso il processo di adesione, nei paesi dell'EFTA e nei paesi limitrofi dell'Unione europea nel caso di progetti transfrontalieri. Il Fondo è dotato di personalità giuridica e di autonomia finanziaria e persegue gli obiettivi comunitari attraverso:
- la concessione di garanzie e di altri strumenti analoghi per finanziamenti e altre obbligazioni finanziarie, sotto qualsiasi forma ammessa dalle leggi vigenti;
- l'assunzione, la detenzione, la gestione e la cessione di partecipazioni in imprese alle condizioni enunciate nell'accordo dell'Assemblea generale del FEI;
- altre attività connesse o derivanti dalla missione del FEI, comprese le operazioni di raccolta.
- capitali di rischio (venture capital): i capitali di rischio del FEI consistono in strumenti di partecipazioni in fondi di capitale di rischio che sostengono le PMI, in particolare quelle che sono nelle fasi iniziali di sviluppo e quelle che sono orientate alla tecnologia;
- garanzie: il FEI fornisce garanzie di portafoglio ad una vasta gamma di controparti;
- Jeremie (Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises initiative), finanziamento regionale: è un'iniziativa nata dalla Direzione generale per la Politica regionale dell'Unione europea e dal gruppo BEI (Bance europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti), per migliorare il finanziamento delle PMI.
- Assemblea generale: adotta in particolare le decisioni che autorizzano il Fondo a effettuare operazioni finanziarie al fine di perseguire gli obiettivi comunitari;
- Consiglio di amministrazione:
- decide in merito a tutte le operazioni del Fondo;
- adotta orientamenti e direttive per le operazioni e la direzione del Fondo;
- prepara le proposte da presentare all'Assemblea generale;
- fissa le condizioni generali per l'assunzione di partecipazioni;
- fissa, per le operazioni del Fondo, i criteri di redditività; ecc. - Amministratore unico: l'amministratore unico dirige il Fondo in piena autonomia ma risponde del proprio operato al Consiglio di amministrazione.
Gli impegni globali del Fondo non possono superare, per quanto concerne le operazioni di garanzia, tre volte l'importo del capitale sottoscritto (questo massimale può essere elevato con decisione dell'Assemblea generale fino ad un massimo di cinque volte il capitale sottoscritto); per quanto riguarda le partecipazioni, gli impegni globali del Fondo non possono superare l'importo deciso dall'Assemblea generale.
Il Consiglio di amministrazione può, se le circostanze lo richiedono, sospendere temporaneamente le operazioni del Fondo. Esso investe della decisione l'Assemblea generale, che può decidere a maggioranza qualificata dell'85 % dei voti espressi la cessazione definitiva delle operazioni del Fondo.
Nel quadro della propria missione, il Fondo coopera con terzi, quali ad esempio le organizzazioni internazionali. La risoluzione delle controversie insorte tra il Fondo e i suoi beneficiari spetta alle giurisdizioni nazionali competenti.
Il Corporate Operational Plan 2009-2011 è stato redatto dal management entrato in carica nell'aprile del 2008 ed è articolato nell'implementazione di strategie e di programmi operativi centrati su 3 priorità specifiche:
- investire significativamente nelle risorse umane, aumentando il personale del Fondo, anche per rafforzare le attività di monitoraggio e controllo;
- investire in tecnologia, specie su modelli e sistemi di controllo delle operazioni del Fondo,
- adattare le attività del Fondo alle esigenze del mercato introducendo nuovi prodotti per business specifici (perstito mezzanino, micro-credito, risk sharing options per i prestiti BEI alle PMI).
(Fonti: Unione Europea, European Investment Fund)