Cdm: cresce il bonus efficienza energetica. Abolito finanziamento ai partiti
Via libera alla proroga delle detrazioni fiscali per il risparmio energetico in scadenza il prossimo 30 giugno, ma con una novità: l'incentivo sale dal 55% al 65%. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri, approvando il decreto per il recepimento della Direttiva 2010/31 sull'efficienza energetica. Nella stessa seduta, il Governo ha approvato anche l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Decreto-legge su efficienza energetica e eco-bonus
Obiettivo del decreto-legge è favorire la realizzazione di interventi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici e di integrazione, a loro interno, delle fonti rinnovabili.
Le agevolazioni si applicheranno, a partire dal 1 luglio 2013, alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2013, con una ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2014 per le ristrutturazioni importanti dell’intero immobile. Questa misura, si legge nel comunicato di fine seduta, non sarà più prorogata.
Oltre alla conferma delle detrazioni sugli interventi per l'efficienza energetica, il dl ha previsto:
- l'adozione di una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga contodelle caratteristiche termiche dell'edificio e degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda;
- l'individuazione di requisiti minimi di prestazione energetica da applicare agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti e da rivedere ogni 5 anni;
- la definizione degli “edifici a energia quasi zero” e di una strategia per aumentarne la diffusione entro il 2015; entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero”,
- la costruzione di un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici, contenente informazioni sul consumo energetico e raccomandazioni su come ridurre i costi.
Inoltre, il Cdm ha approvato la proroga, fino al 31 dicembre 2013, delle detrazioni IRPEF per spese di ristrutturazioni edilizie, estesa anche all’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro, e agli interventi di ristrutturazione relativi all’adozione di misure antisismiche, nonché all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici.
Finanziamenti ai partiti
Il disegno di legge per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti politici varato dal Governo sostituisce l'attuale sistema con la contribuzione volontaria da parte dei privati, ammessa in due forme:
- detrazioni;
- 2 x 1000.
Nel primo caso le erogazioni liberali in denaro a favore dei partiti politici avranno dall’imposta lorda una detrazione pari:
- al 52 per cento per importi compresi fra 50 euro e 5mila euro annui;
- al 26 per cento per importi tra i 5.001 e i 20mila euro.
Nel secondo caso, i partiti potranno accedere alla ripartizione annuale del 2 x 1000 dell'imposta sul reddito. Questa seconda tipologia è ammessa solo per i partiti che abbiano conseguito nell’ultima consultazione elettorale almeno un rappresentante eletto alla Camera o al Senato.
Il sistema partirà nel 2014 ma andrà a regime nel 2016, dato che a giugno 2015 saranno dichiarati i redditi relativi al 2014.
Fino ad allora ai partiti è riconosciuto un taglio progressivo dei fondi, pari al 40 per cento nel primo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge per arrivare al 60 per cento nel terzo esercizio, quello precedente alla piena operatività della riforma.