MISE: protocollo con Eni-Versalis per investimenti a Porto Marghera
Ammonta a 200 milioni di euro il valore degli investimenti previsti dal Protocollo d’Intesa per il rilancio dell’industria chimica di Porto Marghera firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico ed Eni.
Nel contesto del mercato internazionale, i tradizionali prodotti delle industrie chimiche di Porto Marghera subiscono la concorrenza di altre aree geografiche, avvantaggiate da costi di produzione più bassi.
Il Protocollo vuole superare questa problematica sottraendo il polo industriale veneziano alla competizione sui prodotti indifferenziati e puntando invece su prodotti ad alto valore tecnologico con nicchie di mercato più facilmente difendibili.
Aree di intervento
La riconversione si articolerà in due aree d’intervento:
- riassetto della configurazione attuale. Verrà chiuso l’impianto Cracking, mentre verrà mantenuto in funzione quello Aromatici. Sarà potenziata la logistica in modo da rafforzare la rete di scambio con gli stabilimenti chimici di Ravenna, Ferrara e Mantova e integrare le nuove attività produttive;
- creazione di un nuovo polo tecnologico. La partnership con Elevance Renewable Science, già avviata nel febbraio 2014, sarà la base per la creazione di un impianto industriale d’avanguardia per la metatesi di oli vegetali. L’ampliamento del polo green prevede anche la costruzione di due nuovi impianti per la valorizzazione dei co-prodotti delle nuove lavorazioni.
Agli investimenti nelle infrastrutture e nella logistica verranno destinati 10 dei 200 milioni di euro complessivamente previsti dal Protocollo già entro il 2015.
I nuovi impianti saranno i primi al mondo a produrre additivi bio per le sostanze chimiche usate nelle trivellazioni petrolifere. A Marghera sarà anche realizzato il progetto “Polo Tecnologico Chimica da Rinnovabili”, che lavorerà a fianco di Elevance e Versalis (società del gruppo Eni specializzata nell’industria chimica) per lo sviluppo tecnologico ed ingegneristico dell’area.
Sostegno all'occupazione
Il Protocollo prevede inoltre un piano di salvaguardia e sviluppo dell’occupazione. A riconversione conclusa, si prevede che gli stabilimenti daranno lavoro a 430 persone, di cui 120 impiegate nel nuovo polo tecnologico.
Il Piano Eni/Versalis prevede:
- di avviare percorsi di riqualificazione professionale per gli attuali lavoratori;
- di collocare in mobilità un massimo di 25 persone, a patto che abbiano maturato i requisiti pensionistici necessari;
- di inserire in modo graduale 30 lavoratori nei nuovi stabilimenti entro il 2017, oltre ai 20 operatori già previsti in aggiunta all’organico.
Lo sviluppo del nuovo polo tecnologico ha anche lo scopo di innescare sinergie sul territorio, favorendo la nascita di altre realtà imprenditoriali legate ai prodotti d’avanguardia e all’innovazione.
Procedure
L’intesa con il MISE e la Regione Veneto permetterà alla società di concludere l’iter per il rilascio delle autorizzazioni nel più breve tempo permesso dalla legge.
Si prevede un periodo massimo di 10 mesi per la Valutazione di Impatto Ambientale e altri 4 mesi per le restanti procedure burocratiche. Ognuno dei soggetti firmatari del Protocollo - MISE, Eni, Versalis, Regione Veneto, Provincia e Comune di Venezia, Autorità Portuale di Venezia, firme sindacali - eleggerà un rappresentante che parteciperà al Tavolo di coordinamento del progetto.
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Protocollo d'Intesa per Porto Marghera
Photo credit: efilpera / Foter / CC BY-NC-SA