Lazio: Prestito d'onore per l'imprenditoria giovanile
Descrizione
Il Prestito d'onore ha come obiettivo la trasformazione di un'idea imprenditoriale in un'attività.
La Regione Lazio concede, grazie alla Legge regionale 19/99, prestiti d'onore esclusivamente a chi intende realizzare un'attività autonoma in forma individuale (ditta individuale) o rilevare attività preesistenti, in possesso dei seguenti requisiti:
- essere residente nella regione Lazio;
- avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni;
- essere in stato di "non occupazione", risultante da documentazione rilasciata, non più di quindici giorni prima della presentazione della domanda, dai competenti uffici amministrativi (Centri per l'Impiego);
- non essere già titolare di ditta individuale, né amministratore di società.
- i titolari di partita IVA movimentata in data antecedente alla presentazione della domanda;
- i titolari di partita IVA aperta da oltre sei mesi prima della presentazione della domanda, anche se non movimentata.
La Legge regionale 19/99, per le annualità 2003/2006 è stata cofinanziata nell'ambito del POR Ob. 3 FSE 2000-2006, Asse E. Questo significa che alle donne sono destinati fondi specifici a sostegno del loro inserimento nel mercato del lavoro.
La legge finanzia le attività autonome, anche in franchising, riguardanti qualunque settore.
Sono invece escluse le libere professioni (ovvero quelle per cui è necessaria l'iscrizione agli ordini professionali) e le attività relative ai "settori sensibili" della normativa comunitaria.
La legge permette di avere supporto e assistenza nella fase di avvio dell'attività, concedendo fino a un massimo di 30.000 euro, di cui:
- il 50% a fondo perduto,
- il 50% a mutuo agevolato da restituire in cinque anni.
Non vi sono limiti agli investimenti previsti. Tuttavia, qualora questi fossero superiori a 30.000 Euro, si deve indicare con chiarezza quali sono i beni per i quali richiedi le agevolazioni.
Inoltre, si deve specificare quali risorse finanziarie si intende attivare per coprire le spese relative ai beni per i quali non si richiede il finanziamento.
Sono ammissibili le spese, al netto dell'IVA, relative all'acquisto di attrezzature ed altri beni materiali ed immateriali ad utilità pluriennale. I beni e le attrezzature devono essere direttamente collegati al ciclo produttivo, nuovi di fabbrica oppure usati, a condizione che non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche e offrano idonee e comprovate garanzie di funzionalità.
Sono ammissibili, inoltre, le spese per impianti specifici e per ristrutturazioni entro il limite del 10% del totale dell'investimento ammesso.
Bando sempre aperto fino a esaurimento fondi.
Come si legge sul sito del Soggetto Gestore in data 20.06.08, in considerazione dell'insufficienza di fondi, per le domande presentate a partire dal 01/07/2008 sono sospesi i termini previsti per il completamento l´iter valutativo, di cui all'art. 8.1 della DGR n. 1082 del 04/04/2000. Per tali progetti, l'istruttoria resterà pertanto sospesa fino ad espressa autorizzazione da parte della Regione Lazio.
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