Lombardia: Programma Operativo Regionale - POR FSE 2014-2020

Foto di fauxels da PexelsIl Programma operativo del Fondo Sociale Europeo - POR FSE 2014-2020 della Lombardia si inserisce nel contesto della Strategia Europa 2020, e intende promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

L'approccio strategico alla base del POR FSE 2014-2020 si fonda su una visione integrata delle politiche di istruzione, formazione, lavoro e inclusione attiva e su un utilizzo sinergico delle fonti finanziarie nazionali e comunitarie disponibili.

Assi

Il Programma si articola su 4 Assi strategici:

  • Asse I - Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori
  • Asse II - Promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione
  • Asse III - Investire nell'istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente
  • Asse IV - Rafforzare la capacità istituzionale delle Autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente

Asse I - Promuovere l’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori

Gli interventi dell'Asse I si concentreranno sulle seguenti direttrici strategiche:

  • aumentare l’occupazione, in particolare quella giovanile, incluso il contrasto al fenomeno dei NEET;
  • contrastare la disoccupazione di lunga durata attraverso interventi che permettano lo sviluppo di capacità di adattamento al nuovo contesto economico-occupazionale e l’aggiornamento delle competenze durante tutto il corso della vita lavorativa;
  • favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazione di crisi attraverso servizi personalizzati e orientati alle richieste delle imprese.

Asse II - Promuovere l'inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione

L'Asse II intende promuovere:

  • l’inclusione attiva con particolare attenzione al miglioramento dell’occupabilità per le persone molto svantaggiate e disabili o per quelle rientranti nella popolazione a rischio di povertà;
  • l’accesso a servizi sostenibili e di qualità in ambito sociale e sociosanitario quale elemento complementare e sinergico all’inclusione attiva.

Particolare attenzione sarà data all'imprenditorialità sociale attraverso azioni mirate, volte a:

  • migliorare l’accesso ai finanziamenti anche in sinergia con il POR FESR;
  • migliorare la visibilità e il riconoscimento, facilitando lo sviluppo delle capacità sia sul versante imprenditoriale sia sul versante sociale;
  • migliorare il quadro giuridico e normativo, al fine di garantire che le imprese sociali siano considerate al pari delle altre forme di impresa.


Asse III - Investire nell'istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente

Gli interventi dell'Asse III si concentreranno su:

  • contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico;
  • miglioramento delle competenze chiave degli allievi;
  • qualificazione professionale necessaria per un’integrazione riuscita nel mercato del lavoro;
  • miglioramento dell’offerta formativa per accrescere le competenze della forza lavoro;
  • innalzamento dei livelli di competenze di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente.

Asse IV - Rafforzare la capacità istituzionale delle Autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente

L'Asse IV intende:

  • migliorare la gestione delle relazioni interistituzionali e con gli stakeholders
  • creare e rafforzare nuove modalità di strutturazione delle reti territoriali
  • puntare sull'innovazione e cambiamenti istituzionali

Coordinamento tra i fondi, il FEASR, il FEAMP e altri strumenti di finanziamento dell'unione e nazionali e con la BEI

Meccanismi volti a garantire il coordinamento tra i fondi, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) e altri strumenti di finanziamento dell'Unione e nazionali e con la Banca europea per gli investimenti (BEI), tenendo conto delle pertinenti disposizioni di cui al quadro strategico comune. Al fine di assicurare l’efficienza delle politiche e l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse europee, nazionali e regionali, in una logica di trasversalità e complementarietà, Regione Lombardia garantisce una pluralità di strumenti di coordinamento che interessano il livello di governance, il livello programmatorio strategico ed il livello attuativo. Un primo livello di governance amministrativa è esito della creazione di una specifica Unità Organizzativa, istituita nella DG Presidenza, responsabile del governo della Cabina di Regia Fondi strutturali 2014-2020, del coordinamento ed integrazione tra le risorse europee del POR FESR e del POR FSE, nonché del raccordo della partecipazione regionale all’attuazione delle azioni previste dai PON 2014-2020.

La Cabina di Regia consente di garantire un coordinamento strategico rispondendo principalmente all’esigenza di assicurare una programmazione dei fondi integrata, un utilizzo più efficace delle risorse ed una maggiore integrazione. Al contempo la collocazione dell’AdG del POR FSE 2014-2020 nella DG “Istruzione Formazione e Lavoro” garantisce la necessaria ed adeguata capacità operativa gestionale al fine di raggiungere in modo efficiente gli obiettivi del Programma. Con la Cabina di Regia si garantisce inoltre il coordinamento, nel contesto definito dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS), tra le politiche relative ai fondi strutturali (POR FSE e POR FESR) e le politiche del Programma di Sviluppo Rurale (PSR FEASR). Ciò avviene in continuità con l’esperienza 2007-2013 che ha visto l’istituzione in Regione Lombardia dell’Autorità Centrale di Coordinamento per la Programmazione responsabile del coordinamento delle politiche di sviluppo regionale e dell’integrazione tra i Programmi a livello di indirizzo, controllo e comunicazione, per un utilizzo coordinato, coerente, complementare e sinergico delle risorse europee, nazionali e regionali. Un secondo livello di governance è rappresentato dalla collocazione, nell’ambito della DG Presidenza, del Gruppo di Progettazione Europea (GPE), che ha lo scopo di coordinare ed indirizzare le attività di europrogettazione e la partecipazione ai Programmi a Gestione Diretta (PGD) in relazione alla Programmazione Regionale.

La partecipazione diretta a progetti europei o a PGD da parte di Regione Lombardia, è quindi soggetta ad una verifica di coerenza con la programmazione regionale, al coordinamento con le altre programmazioni ed è supportata da risorse specifiche riservate nel bilancio regionale. Esiste, infine, un terzo livello di governance che è garantito attraverso l’attuazione delle politiche dei fondi ed in particolare nel disegno del sistema di gestione e controllo dei POR: anche questo livello di coordinamento è esito principale dell’esistenza di una struttura di governance e di una programmazione strategica integrata. La programmazione strategica e l’integrazione tra POR FESR e FSE Le principali politiche con coordinamento dei Fondi sono identificabili nelle politiche di sviluppo territoriale: la strategia Aree Interne e le Azioni per lo Sviluppo Urbano Sostenibile. Per la Strategia Aree Interne, si prevede il coordinamento, per ciascuna Area individuata, in una unica strategia di sviluppo che individuerà obiettivi da conseguire tramite azioni finanziate da risorse ordinarie regionali e nazionali, per garantire i servizi essenziali di cittadinanza (scuola, istruzione e trasporti), ed azioni per lo sviluppo locale finanziate a valere su risorse FESR, FSE e FEASR, assicurando così il raccordo con il Programma di Sviluppo Rurale Regionale.

In ugual modo la strategia per lo sviluppo sostenibile delle aree urbane prevede la compartecipazione e il coordinamento del FESR e del FSE per la realizzazione di progetti che integrino azioni materiali ed immateriali nell’ambito di una unica strategia identificata e declinata attraverso tavoli di confronto e modalità di coprogettazione con tutti i soggetti direttamente coinvolti (Regione Lombardia, Autorità Urbana, ALER). Le modalità di governance, e gli strumenti attuativi utilizzati (strumenti di programmazione negoziata) consentiranno di garantire la coerenza e la complementarietà tra il POR FESR ed FSE nell’ambito delle politiche di sviluppo territoriale. Più in generale le politiche di sviluppo dell’occupazione vedono, come elemento sostanziale di sviluppo, le politiche per la crescita dell’impresa e dell’imprenditorialità. In questo orizzonte le politiche di rafforzamento delle competenze dei lavoratori e degli imprenditori, finanziate a valere sul FSE, possono trovare momenti di incontro ed arricchimento con le politiche promosse dal FESR a sostegno dell’imprenditorialità, della ricerca e dell’innovazione nell’ambito della strategia regionale di Smart Specialisation.

Tra gli strumenti attuativi attraverso cui Regione Lombardia intende garantire gli elementi di integrazione sopra descritti vi è la realizzazione di azioni di sistema attraverso progetti complessi e multidisciplinari di investimento che dovranno essere in grado di valorizzare e mettere a sistema, le risorse endogene (capitale umano rafforzando la collaborazione tra istruzione, formazione, università e mondo delle imprese, dotazione infrastrutturale e di attrezzature e strumentazioni avanzate e competitive anche a livello internazionale, posizionamento strategico,…) e, allo stesso tempo, garantire il coinvolgimento e il collegamento di qualificati soggetti del territorio da identificare anche nell’ambito dei cluster regionali e nazionali. Tali progetti verranno attuati integrando più obiettivi tematici che insistono sul medesimo fondo (es: misure per la ricerca ed innovazione, misure per la competitività) o di fondi diversi (es: misure per la ricerca ed innovazione, misure per la formazione di ricercatori, ecc.).

L’obiettivo dell’accrescimento della competitività delle piccole e medie imprese sarà rafforzato e potenziato dalle azioni che verranno attivate a favore del capitale umano. Va riconosciuta infatti la capacità formativa dell’impresa nel suo duplice ruolo di soggetto che esprime un fabbisogno formativo e luogo di apprendimento, di crescita professionale e sociale della persona: stimolando i modelli di apprendimento in assetto lavorativo (alternanza, apprendistato e lavoro stagionale); sostenendo la formazione continua e permanente come componente chiave per l’incremento dell’occupazione; incentivando l’acquisizione di competenze tecnico-professionali di livello medio-alto e fortemente rispondenti alle prospettive di sviluppo e cambiamento dei sistemi industriali, artigianali, del commercio e del turismo; sostenendo non solo il lavoro subordinato, ma anche l’imprenditorialità e il lavoro autonomo. Si tratta di rafforzare le competenze dei lavoratori autonomi, potenziali imprenditori, neo imprenditori e titolari di imprese, con particolare attenzione alle micro e piccole imprese al fine di stimolare una crescita culturale del “fare impresa”, quale fonte di crescita e progresso, favorendo lo sviluppo di competenze manageriali necessarie per operare in un nuovo contesto caratterizzato elementi di difficoltà quali il credit crunch e da nuove sfide tecnologiche e nuovi mercati.

Altro tema trasversale è rappresentato dallo sviluppo sostenibile. E’ fondamentale sottolineare come il raggiungimento dell’obiettivo generale rappresentato dal passaggio verso un'economia a basse emissioni di carbonio debba essere visto in modo integrato con le azioni che si svilupperanno nell’ambito della Ricerca e della Competitività nelle aree di specializzazione individuate nella strategia regionale di Smart Specialisation e con la messa in campo di strumenti in grado di individuare precocemente le esigenze e le carenze in termini di forza lavoro e di competenze e di supportare l’adattamento delle qualifiche professionali ai mutamenti del mercato del lavoro, al fine di migliorarne l’occupabilità, aumentando la creazione di nuovi posti di lavoro nei settori dell'industria sostenibile.

L’integrazione del POR FSE con i PON PON “PER LA SCUOLA”

La strategia del POR concentra le risorse su azioni finalizzate alla qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale ed alla riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa con particolare riferimento ai percorsi IeFP. IL PON concentrerà le risorse su azioni finalizzate a migliorare le competenze chiave degli allievi, ed alla riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa, con particolare riferimento ad interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità, azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi e stage, laboratori, metodologie di alternanza scuola lavoro. L’intervento del PON sarà sostanzialmente diretto al rafforzamento del sistema di istruzione pubblico, mentre il POR agirà prioritariamente sul sistema della formazione professionale In tale contesto le azioni POR e PON risulteranno complementari e sinergiche. La complementarietà sarà inoltre garantita attraverso interventi nazionali mirati e selettivi diretti a contesti specifici, in raccordo con l’azione regionale.

PON “SISTEMI DI POLITICHE ATTIVE E PER L’OCCUPAZIONE “ (SPAO)

La strategia del POR è finalizzata ad aumentare l’occupazione dei giovani, a favorire l’inserimento lavorativo e l’occupazione dei disoccupati di lunga durata, a favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi. Il PON svilupperà sostanzialmente azioni di sistema funzionali all’implementazione degli interventi sui territori, che verranno poi realizzati attraverso i POR. In condivisione con i territori, il PON potrà altresì sviluppare azioni di carattere sperimentale, nonché azioni destinate agli individui.

PON GOVERNANCE

La strategia del POR è finalizzata a sviluppare interventi per innovare il sistema giudiziario a livello regionale in continuità con il Progetto “Innova-Giustizia”, sviluppare la capacità diagnostica e programmatoria dell’amministrazione regionale in ambito formativo e dei servizi al lavoro, ad attuare interventi ed azioni di qualificazione ed empowerment delle istituzioni, degli operatori e degli stakeholders ivi compreso il personale degli enti locali delle forze di polizia. Nell’ambito del PON verranno attivati interventi che ricadono in parte in azioni diverse da quelle attivate nel POR (es: interventi per la razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche; interventi di accompagnamento del processo di riforma degli Enti locali) ed in parte in azioni uguali che troveranno però una attuazione diversa. Pertanto con gli interventi del PON verranno attivate azioni complementari a quelle del POR senza ambiti di sovrapposizione.

PON INCLUSIONE SOCIALE

La strategia del POR nell’ambito dell’inclusione sociale è finalizzata a: promuovere l’inclusione attiva, promuovere l’accesso a servizi sostenibili e di qualità in ambito sociale e sociosanitario, ridurre il numero di famiglie con particolari fragilità in condizioni di disagio e ridurre la marginalità estrema. Il PON finanzierà prioritariamente la Sperimentazione del Sostegno per l’inclusione attiva, sulla base di indirizzi nazionali definiti in collaborazione con le Amministrazioni regionali. Il PON inoltre dedicherà una parte di risorse a progetti di innovazione sociale, progetti pilota e azioni di sistema. Il PON, inoltre, attiverà azioni finalizzate al rafforzamento delle attività delle imprese sociali di inserimento lavorativo nell’ambito delle quali troveranno collocazioni azioni sul territorio lombardo. Per le tipologie di intervento sopra descritte non vi è rischio di sovrapposizione, con il POR che finanzierà principalmente interventi che rispondano direttamente alle esigenze della persona. Il coordinamento degli interventi tra programmi cofinanziati con il Fondo Sociale Europeo sarà assicurato anche mediante il Sotto Comitato FSE da istituire nell’ambito del Comitato con funzioni di sorveglianza e accompagnamento dell’attuazione dei Programmi 2014-2020, nonché il Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo.

L’integrazione dei Fondi Strutturali con altri Fondi Allo stesso modo sarà favorita l'adozione di approcci integrati tra Fondi Strutturali e i Programmi europei a gestione diretta, sia in termini di coerenza e complementarietà delle iniziative progettuali sia in termini di possibile definizione di progetti multifondo. Si valuterà, inoltre la possibilità di attivare azioni a valere su più fonti finanziarie (FESR, FSE e altra fonte), in continuità con l’esperienza della programmazione 2007-2013 relativa all’“Accordo di Collaborazione tra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per la sperimentazione di iniziative di promozione, sviluppo, valorizzazione del capitale umano della ricerca con ricaduta diretta sul territorio lombardo”. Per quanto concerne la formazione continua si intendono massimizzare gli effetti e i risultati nell’utilizzo delle risorse FSE, per iniziative innovative, in un’ottica integrata e complementare alle altre filiere che se ne occupano sul territorio regionale (i fondi interprofessionali - legge 388/2000, legge 236/93; legge 53/00 e i fondi per la formazione dei lavoratori interinali), inserendosi in un contesto di cui il riassetto del sistema della formazione è un obiettivo prioritario. A tal riguardo, le risorse FSE destinate alla formazione continua rispondono all’esigenza di complementarietà rispetto ai su citati tradizionali canali di finanziamento nazionale, anche con l’obiettivo di raggiungere nuovi target. Inoltre verranno valorizzate le sinergie, per aumentare la massa critica delle risorse disponibili sul territorio, con altri Programmi e strumenti di iniziativa diretta della Commissione europea quali ad esempio il Programma LIFE 2014-2020 nell’ambito del quale sarà possibile attivare partenariati strategici per lo sviluppo di progetti sia tradizionali che integrati.

Risorse

Il Programma disporrà di un budget di 970.474.516 euro, di cui 485.237.258 stanziati dall’Ue.

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In data 17 dicembre 2014 la Commissione europea ha adottato il POR FSE 2014-2020 della Lombardia.

POR FSE 2014-2020 versione 6.0 adottata con decisione CE C(2020) 7664 del 9.11.2020

Photo credit: Jonathan Kos-Read via Foter.com / CC BY-ND

Organization
Regione Lombardia
Published
24 Oct 2018
Extent
Regionale
Sectors
Alimentare, Audiovisivo, Commercio, Costruzioni, Cultura, Energia, Farmaceutico, Ict, Industria, Pubblica amministrazione, Sanità, Servizi, Sociale, Trasporti, Turismo
Budget
€ 970 474 516
Places to Invest
Europe, Italy, Lombardia
Tags
Por fse, Fondo sociale europeo, Fondi ue