Guida alla Strategia per le aree interne 2021-2027

Photocredit: MattiaBrick en PixabayLe aree interne sono le zone distanti dai centri di offerta di servizi come salute o istruzione, spesso caratterizzate da processi di declino e spopolamento. Coprono il 60% del territorio, ospitano il 52% dei Comuni e il 22% degli italiani. A loro è dedicata la Strategia per le aree interne (SNAI), con centinaia di milioni di euro per finanziare progetti di sviluppo economico, infrastrutturale e sociale. Un filone di finanziamenti poco noto al grande pubblico ma di strategica rilevanza per la Coesione e lo sviluppo complessivo del Paese.

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Lanciata in via sperimentale nell'ambito dell'Accordo di partenariato 2014-2020, la SNAI è stata riconfermata anche per il ciclo 2021-2027 all’interno del quale si candida a funzionare come una politica strutturale di coesione territoriale per il rilancio dei territori caratterizzati da importanti svantaggi di natura geografica, demografica e da un accesso limitato a servizi e infrastrutture essenziali. 

Detto in altri termini, nel nuovo ciclo di programmazione le aree interne della SNAI riceveranno centinaia di milioni di euro per la realizzazione di progetti che vanno dal miglioramento delle infrastrutture viarie e sociali, a misure per lo sviluppo economico, alla tutela dell’ambiente. 

Un set di interventi che può contare su risorse nazionali ed europee, incluso il PNRR. 

Quali progetti finanzia la Strategia per le aree interne?

Come già accennato, la SNAI sostiene investimenti per il rilancio delle aree, sia migliorando le infrastrutture, sia ponendo le basi per lo sviluppo economico dei territori.

Una chiara fotografia delle potenzialità della SNAI arriva da Opencoesione sui progetti del ciclo 2014-2020, i cui dati aggiornati datano 31 ottobre 2022. Ebbene, dei progetti finanziati nello scorso settennato, il 27% degli interventi ha riguardato il settore trasporti e mobilità. Parliamo ad esempio di progetti per la messa in sicurezza di strade, la creazione di cliccabili o la riqualificazione della rete TPL di linea.

Seguono i finanziamenti per progetti in ambito “Cultura e turismo” (18%) con la creazione di musei, il miglioramento della fruizione di aree e parchi naturali, la creazione di circuiti turistici sostenibili o la ristrutturazione di beni culturali.

Infine, al terzo posto sul podio dei settori più finanziati c’è il comparto “Inclusione sociale e salute” (15%) con la realizzazione ad esempio di convitti, il rafforzamento dei presidi medici, l’implementazione delle cure domiciliari e la realizzazione di distretti socio-sanitari.

Seguono quindi:

  • Competitività delle imprese: 9%
  • Istruzione e formazione: 8%
  • Energia: 7%
  • Reti e servizi digitali: 5%
  • Ricerca e innovazione: 4%
  • Ambiente: 3%
  • Capacità amministrativa: 2%
  • Occupazione e lavoro: 1%.

Interessanti anche i dati sulla natura degli investimenti realizzati, da cui emerge come la quota più rilevante dei fondi sia stata usata per le infrastrutture, seguita dall'acquisto di beni e servizi e poi dagli incentivi alle imprese. 

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Quali sono le aree interne della SNAI 2021-2027?

Per quanto concerne invece l’identikit delle aree interne della SNAI, a seguito di un processo di allargamento, la Strategia 2021-2027 conta complessivamente 124 Aree progetto che coinvolgono 1.904 Comuni, in cui vivono 4.570.731 abitanti.

Il nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 della SNAI ha previsto sia il mantenimento delle aree interne operative finora, sia l’aggiunta di nuova aree, su proposta dei governatori regionali.

Nei mesi passati, infatti, le Regioni hanno potuto non solo confermare la presenza delle aree già presenti nella SNAI 2014-2020 anche nella nuova programmazione (anche con la possibilità dell'allargamento a ulteriori Comuni), ma anche proporre l'ingresso di nuove aree. In quest’ultimo caso ogni Regione ha dovuto predisporre un dossier di candidatura che è stato valutato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione sulla base dei seguenti sei criteri:

  • Prevalenza nella mappa 2021-2027 di Comuni periferici e ultraperiferici;
  • Esistenza di un'identità storico-sociale e/o di un sistema geomorfologico (valle, ecc.) definiti e riconoscibili;
  • Difficoltà sul piano demografico, con rischi sistemici di spopolamento;
  • Organizzazione dei servizi essenziali (es.: frammentazione dei plessi scolastici, inadeguata organizzazione della sanità territoriale, natura particolarmente interna dell'area, ecc.);
  • Volontà e attitudine delle amministrazioni locali a lavorare insieme e perseguire un obiettivo di associazionismo;
  • Dimensione dell'area (ai fini della valutazione, è considerata critica la presenza di un numero elevato di Comuni o di abitanti, ma anche la presenza di diverse province di riferimento).

Il risultato è stato che delle 124 aree della nuova SNAI 2021-2027:

  • le aree nuove sono 56, per un totale di 764 Comuni (dato al 2020), in cui risiede una popolazione pari a 2.056.139;
  • le aree del 2014-2020 confermate senza alcuna variazione del perimetro iniziale sono 37, per un totale di 549 Comuni in cui risiede una popolazione pari a 977.279 abitanti;
  • le aree identificate nel 2014-2020 che presentano un nuovo perimetro (a seguito dell’annessione e/o esclusione di Comuni) sono 30. In questo caso si tratta di 556 Comuni in cui risiede una popolazione pari a 1.324.220 abitanti.

A queste si aggiunge infine il “progetto speciale Isole Minori”. Un'area interna “sui generis”, perché per la prima volta non aggrega i Comuni in base alla continuità territoriale, bensì in base al tratto distintivo di essere un’isola minore. Numeri alla mano, parliamo di 35 Comuni e di 213.093 abitanti complessivi, suddivisi tra i seguenti 10 arcipelaghi (e relative isole):

  • Arcipelago Toscano (Isola d'Elba, Isola del Giglio e Capraia);
  • Arcipelago Campano (Isola di Capri);
  • Arcipelago Flegreo (Isola di Ischia e Isola di Procida);
  • Arcipelago delle Isole Ponziane (Isole Ponza e Ventotene);
  • Arcipelago Spezzino (Isola Palmaria/Porto Venere);
  • Arcipelago della Maddalena (Isola Maddalena e Caprera e numerose altre piccole isole disabitate);
  • Arcipelago del Sulcis (Isole di Sant'Antioco e di San Pietro);
  • Arcipelago delle Pelagie (Isole di Lampedusa e Linosa);
  • Arcipelago delle Isole Eolie (Isole Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Panarea, Alicudi e Filicudi);
  • Arcipelago delle Egadi (Isole Favignana, Levanzo e Marettimo).

“Si tratta di Comuni classificati nella nuova mappa delle aree interne 2021-2027 principalmente come periferici e ultra-periferici, con un importante processo di spopolamento e criticità in particolare nei servizi sanitari e scolastici”, spiegavano nei mesi passati dal Dipartimento della Coesione, ai quali arriveranno fondi soprattutto per lo sviluppo dei servizi di istruzione e salute, oltre che dei servizi ecosistemici, tramite il finanziamento di tre tipologie di progetti:

  • 'Trasversali', cioè comuni alla totalità delle isole minori (es. servizi on line, azioni correlate a processi amministrativi comuni, ecc.);
  • 'Per aggregazioni', destinati alle isole di uno stesso arcipelago o anche distanti geograficamente ma con problematiche comuni;
  • 'Per singola isola', in quanto l'isola nella sua interezza rappresenta l'unità minima di finanziamento. 

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Quali sono i fondi europei e nazionali per la Strategia aree interne?

La SNAI è sostenuta sia dai fondi europei (FESR, FSE e FEASR), per il cofinanziamento di progetti di sviluppo locale, sia da risorse nazionali.

“Per la Strategia Nazionale per le Aree Interne - si legge in un dossier della Camera di settembre 2022 - il legislatore ha stanziato risorse nazionali a partire dall'esercizio 2014 per complessivi 591,2 milioni fino al 2023, a valere sulle risorse del Fondo per l'attuazione delle politiche comunitarie (art. 5 della legge n. 187 del 1983, c.d. Fondo IGRUE).

“Le risorse nazionali destinate alla SNAI autorizzate originariamente dalla Legge di Stabilità 2014 (L. 147/2013) nell'importo di 90 milioni di euro - prosegue quindi il dossier - sono state successivamente integrate:

  • di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017, dall'articolo 1, comma 674, della Legge di Stabilità 2015 (L. 190/2014); 
  • di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018, dall'articolo 1, comma 811, della Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015); 
  • di ulteriori 91,2 milioni per il triennio 2019-2021, dall'articolo 1, commi 895-896, della Legge di Bilancio per il 2018 (L. 205/2017)”. 
  • ulteriori 200 milioni sono stati autorizzati dalla Legge di Bilancio 2020 (articolo 1, comma 314) per le annualità 2021-2023, mentre altri 110 milioni arrivano dal DL 104-2020 (articolo 28).

L'attenzione per le Aree interne è stata confermata anche nell'ambito del PNRR, che infatti ha previsto 825 milioni di euro di investimenti per potenziare servizi e infrastrutture sociali e realizzare farmacie rurali nei Comuni con meno di tremila abitanti, presenti in aree sprovviste dei servizi sanitari di prossimità. Ulteriori 300 milioni sono poi arrivati dal Fondo Complementare al PNRR per finanziare un programma di miglioramento dell'accessibilità e della sicurezza delle strade. Tale finanziamento è stato poi incrementato di 50 milioni dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021).

A questi si aggiunge il D.L. n. 120/2021 che ha disposto l'utilizzo di quota parte delle risorse già assegnate alla SNAI e non utilizzate (80 milioni di euro) alla prevenzione degli incendi boschivi nelle aree interne.

Di grande interesse anche lo stanziamento di 3 milioni di euro (per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023) da destinare al finanziamento di borse di studio per dottorati nei Comuni delle aree interne, anche in forma associata.

Si arriva così all'Accordo di partenariato 2021-2027 che ha previsto la selezione delle nuove aree, dando priorità ai Comuni periferici e ultraperiferici e considerando, contestualmente, indicatori demografici, economici, sociali o ambientali che evidenziano maggiori criticità rispetto alle altre aree regionali nell'istruttoria relativa alla Mappatura delle aree interne 2021-2027. 

La documentazione ufficiale sulla SNAI

Consulta l'elenco Aree SNAI 2021-2027

Consulta il documento "Criteri per la Selezione delle Aree Interne da sostenere nel ciclo 2021 – 2027"

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